Pietro Gaudenzi (Genova 1880 - Anticoli Corrado 1950)

Siamo interessati all'acquisto di quadri del pittore Pietro Gaudenzi

Forniamo gratis le quotazioni dei quadri e dei dipinti di questo pittore

Siete in possesso di opere d'arte, dipinti o acquerelli di questo artista?

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Possiamo fornirvi una valutazione gratuita, immediata e senza impegno, indicandovi i prezzi più recenti del pittore Pietro Gaudenzi.

Tel.: 328 3151953

Potete inviare le foto via email a:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

o via WhatsApp: 328 3151953

In caso lo riteniate necessario sarà possibile prenotare gratuitamente un appuntamento in tutta Italia!

La Galleria Berardi è specializzata nelle opere di Pietro Gaudenzi. Siamo tra i massimi esperti di questo pittore e forniamo le quotazioni e i prezzi in maniera assolutamente gratuita.

In caso di vostro interesse all'acquisto o alla vendita di quadri di Pietro Gaudenzi siamo in grado di fornirvi tutta la consulenza necessaria. La discrezione, la rapidità nelle risposte, la serietà nella trattativa contraddistingue la Galleria Berardi nella trattativa dei dipinti di valore di questo importante artista.

 
 

Dati biografici sull'artista

 

 

Nato il 18 gennaio del 1880, da una famiglia di musicisti, operosa e modesta, ma travagliata da una fortuna spesso avversa, questo nobile artista, che oggi si manifesta nella sua piena virilità, ha condotta un’aspra giovinezza, tutta fatta di patimento e di fede, di amore e di lavoro.

 

Rivelato all’Italia dal premio “Duchessa di Galliera” che gli permise di abbandonare l’Accademia genovese, in cui aveva tuttavia trovato incitamento e conforto nell’amicizia di Cesare Viazzi, e di tuffarsi per tre anni nell’atmosfera di Roma, fremente delle più sane tradizioni italiane -ebbe la piena conferma del suo valore nel premio “Principe Umberto”, che gli fu conferito a Milano nel 1916.

 

Incontratosi a Roma con Candida Toppi, una donna di meravigliosa bellezza e di castissimi palpiti e insieme intelligente e coraggiosa, fu da lei accompagnato con amore di sposa e fecondità di madre, nel periodo delle lotte più dure, quando l’anima, resa ormai consapevole della sua forza, si dibatteva fieramente fra le strettoie della vita materiale e i dubbi e gli sconforti dell’ispirazione: - ma quando una luce si fu aperta sopra la famiglia raccolta in un tiepido nido - la morte si abbatté su quel poema d’amore e lo devastò. Cadde la moglie, caddero due figli: il pittore rimane ormai con una bimba ed un giovanetto, in una casa piena di memorie velate e di sogni malinconici.

 

Questa tragedia è il filo luccicante di pianto che ci deve condurre attraverso la vasta opera del pittore, se vogliamo comprenderne gli spiriti e le doti. L’arte di Pietro Gaudenzi infatti ha un periodo di realismo austero e pensoso, in cui le forme e il colore si impostano con rude potenza di tecnica in vaste visioni, dentro cui si levano figure estranee alla sua vita, ma robustamente sentite: ne resta come esempio il grande quadro I Priori della Galleria d’Arte di Roma, che proietta la sua ombra e la sua luce sulla recente composizione L’Evangelio, a cui si lega con vincoli evidentissimi e specialmente nel gagliardo, quasi scultoreo rilievo delle figure umane, e nella loro calda espressione di vita.

 

Ma sùbito, nella contemplazione dell’amore, la tavolozza si schiarisce, la materia si fa più aerea, le figure si avvicinano al cuore dell’artista e ne ricevono calore di passione: sono i quadri all’aria aperta e gli interni in cui la fresca bellezza della donna regna tra l’incantevole ingenuità dei bimbi - e i fiori sfavillano soli nella nudità della loro carne lucente, o invadono in ogni canto le tele.

 

Romba l’ala della sventura, e un senso di misticismo filtra lento nell’anima del poeta, la intride, la sublima; - ricordi lontani ma attaccati ad ogni fibra del suo essere tornano con ondate di tristezza e di musica: sono le rievocazioni della sposa trasfigurata dalla morte, i ritratti dei bimbi santificati dal dolore -e quella vasta tela Lo sposalizio, in cui par che debba trasfondersi tutta la vita di Pietro Gaudenzi, con il cumulo delle sue sofferenze e la perenne sorgente di ricordi delle sue gioie arcane.

 

Concepimento degno d’un poderoso artista, esecuzione già chiaramente elevata in un’atmosfera di irrealtà incantata, in cui le cose e le creature assumono aspetti di religiosa purezza, misteriose significazioni.

 

Ai tecnici l’esame d’ogni singolo particolare dell’arte, in quanto sia materia che si sforza di tramutarsi in anima: a noi la gioia d’un ritrovamento fraterno, nel quale possiamo con sincero abbandono godere l’impeto di elevazione che travaglia questa ricca e singolare opera d’artista, e la costanza diritta e sicura con la quale questa vita d’artista mira alle cime senza disperdersi in esasperanti ricerche d’originalità, e senza consumarsi in discussioni sterili e in vane querele.

 

Dalla tradizione attinge il poeta il succo di cui nutrire il suo sogno; dal lavoro attinge l’uomo la nobiltà per i suoi fantasmi e la consolazione per il suo dolore.

 

Ettore Cozzani (da Galleria Pesaro).

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookies policy.