Antonino Leto (Monreale 1843 - Capri 1913)

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Antonino Leto pittore

Antonino Leto

Dati biografici sull'artista

La iniziativa di far conoscere fuori dell'isola le glorie della propria regione è stata presa da alcuni giornalisti che ancora sentono il culto delle Belle Arti.

Verso la fine del secolo scorso, visse in Italia e qualche volta peregrinò all'estero, un pittore famoso di marine, di scogli, di pescatori.

Si chiamava Antonino Leto ed era nato nel '44 in un sobborgo di Monreale.

Il Leto, dopo una infanzia agitata, ebbe un periodo di grande celebrità.

A Roma, a Firenze, a Torino egli si afferma, ancor giovane, come uno dei migliori artisti del suo tempo.

La critica, che a quell'epoca contava fra le sue file nomi illustri come quelli di D'Annunzio e di Bracco, notò subito le qualità, veramente singolari di questo gioioso artista, pittore senza eguali di scene che davano un grande riposo allo spirito ed una vivida luce allo sguardo.

Fu a Parigi ed a Londra, e col Mancini e col De Nittis, Antonino Leto formò quella triade famosa che il mecenate Goupil predilesse incoraggiò e.... sfruttò facendo bene i suoi affari.

Ritornato in Italia, il pittore di Monreale volle vivere lontano dai suoi concittadini e fermò la sua dimora, che doveva essere poi anche l'ultima - nell'isola degli incanti e degli azzurri: Capri.

Ed ivi lavorò, benchè in preda a duri mali, con fede e con passione.

Ed attorno a lui si strinsero molti artisti, pittori e.... letterati, specialmente stranieri che banditi dai loro paesi avevano scelto Capri come esilio.... tutt'altro che doloroso.

Quivi Leto, al cospetto del mare e del cielo di Capri divina, dipinse alcune tele che aprono l'animo alla gioia della vita.

Numerosi dipinti di quest'epoca furono acquistati da ricchi stranieri, in special modo tedeschi.

Essi adornano musei e collezioni private.

Nel Maggio del 1913 il Leto, vinto alfine dai mali che aveano logorato la fibra robustissima del figlio della Conca d'Oro, veniva a morte.

E fu un lutto per Capri e per gli amici che ancora di lui serbavano ricordo.

La guerra che tutto travolse stese anche sulla memoria del grande artista il suo velo cinereo.

Ma oggi un gruppo di pubblicisti ha voluto trarre dall'ombra questa gloria siciliana per collocarla nel posto e nella luce che le spetta.

Ed è stata cosi lanciata la idea di una mostra retrospettiva delle opere del Leto che segnano una tappa nella storia dell'Arte del secolo scorso.

 

NINO SOFIA

 

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