Amleto Cataldi (Napoli 1882 - 1930)

Siamo interessati all'acquisto di quadri del pittore Amleto Cataldi

Forniamo gratis le quotazioni dei quadri e dei dipinti di questo scultore

Siete in possesso di opere d'arte, sculture di questo artista?

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Possiamo fornirvi una valutazione gratuita, immediata e senza impegno, indicandovi i prezzi più recenti dello scultore Amleto Cataldi.

Tel.: 328 3151953

Potete inviare le foto via email a:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

o via WhatsApp: 328 3151953

In caso lo riteniate necessario sarà possibile prenotare gratuitamente un appuntamento in tutta Italia!

La Galleria Berardi è specializzata nelle opere di Amleto Cataldi. Siamo tra i massimi esperti di questo pittore e forniamo le quotazioni e i prezzi in maniera assolutamente gratuita.

In caso di vostro interesse all'acquisto o alla vendita di quadri di Amleto Cataldi Artista siamo in grado di fornirvi tutta la consulenza necessaria. La discrezione, la rapidità nelle risposte, la serietà nella trattativa contraddistingue la Galleria Berardi nella trattativa dei dipinti di valore di questo importante artista.

 
 

amleto cataldi

Amleto Cataldi

Dati biografici sull'artista

Se dal Lionne passiamo allo scultore Amleto Cataldi, che è di alcuni lustri più giovane e che come lui, pure essendo nato a Napoli e pure spiccate avendo del napoletano conservate le caratteristiche etniche, le consuetudini di vita e l'accento, vive e lavora da tempo a Roma, noi ci troviamo di fronte a un artista versatile come ispirazione e multiforme come esecuzione e pur sempre interessante e attraente nelle figure che egli, con non comune bravura di modellazione ferma ed elegante, fissa ora nel bronzo ed ora nel marmo.

Accorto diligente ed acuto studioso del vero, egli riesce molto bene nel ritratto, perchè, mentre sa fare risaltare la speciale espressione psicologica di un volto femminile o maschile, atteggia il busto con una nobiltà di posa che ci fa pensare che non invano si è attardato a studiare, con fervida e schietta passione, i gloriosi maestri del Quattrocento italiano, avendone saputo ricavare più di una preziosa lezione. È, però, nel ritrarre e nell'atteggiare, con la più delicata e squisita eleganza, la grazia degli ignudi corpi muliebri, considerati in tutta la sana seduzione dell'età giovanile o nella sensualità ancora acerba della prima adolescenza, che il Cataldi riesce in particolar modo eccellente e si attesta degno davvero dei grandi e vivi successi procuratigli durante l'ultimo decennio, sia in patria, sia all'estero, dalle leggiadrissime creature da lui plasmate con così ritmico senso di armonia plastica.

Giungendo infine a Vincenzo Miranda, onorato da medaglie d'oro e grandi diplomi nelle mostre internazionali d'arte decorativa di Parigi, di Milano e di Torino, ed i cui oggetti in metallo e in gemme non mancheranno certamente di conquistare di prim'acchito l'ammirazione sopra tutto della parte femminile di quel pubblico milanese, il quale ha, fino dal 1906, appreso a conoscerlo ed a stimarlo, io qui mi limiterò a rammentare, a suo onore, che, fra gli orafi ed i gioiellieri italiani, egli è stato il primo, venti e più anni fa, a mettersi risolutamente e coraggiosamente sulla via del nuovo, con tutta una serie piacevolissima di anelli, di spilloni e di fermagli d'oro, luccicanti talvolta di piccole pietre preziose e nei quali, mercè un delicato lavoro di cesello, è riuscito ad evocare più di una ridente faccina muliebre, servendosi dei lunghi capelli come grazioso motivo ornamentale, e più di una coppia d'ignude figurine avvicinate da un bacio e strette da un amplesso d'amore.

Più di recente vasi di fiori, calamai, suggelli, pendagli e ninnoli, adornati da figure realistiche o allegoriche in basso o in tutto rilievo, gli hanno procurato nuovi e lusinghieri successi.

È così che il Miranda, rivaleggiando col pittore e con lo scultore suoi concittadini. che gli sono compagni nell'odierna mostra della Galleria Pesaro, attesta, sebbene si mantenga in un campo più modesto, di volere e sapere assai spesso, coi graziosi prodotti del suo abile ed ingegnoso lavoro d'orafo, interessare e sedurre gli occhi dei buongustai d'arte.

 

VITTORIO PICA (da Collettiva Galleria Pesaro 1919)

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookies policy.